Documento di consultazione sullo schema di lettera al mercato in materia di governo e controllo dei prodotti assicurativi (c.d. POG)


Introduzione

In data 6 ottobre, l’IVASS ha pubblicato il Documento di consultazione n. 8/2023 (“Documento”) contenente lo Schema di Lettera al mercato in materia di governo e controllo dei prodotti assicurativi (c.d. POG). Il Documento riporta alcune aspettative di vigilanza in relazione all’adempimento dei vigenti obblighi POG da parte delle imprese di assicurazione.

Le indicazioni sono indirizzate alle imprese di assicurazione aventi sede legale in Italia e alle sedi secondarie, stabilite in Italia, di imprese con sede legale in uno Stato terzo.

Eventuali commenti e osservazioni sul Documento dovranno essere inviate all’IVASS all’indirizzo letteraalmercatoPOG@ivass.it entro il 6 novembre 2023.

01. Aspettative di vigilanza

Nell’ambito del sistema di governo societario, l’IVASS si attende che:

  • il processo POG sia integrato nella governance dell’impresa e nel sistema di gestione e controllo dei rischi, nonché sia adeguatamente considerato nell’assetto organizzativo;
  • la politica POG includa chiari indirizzi funzionali all’individuazione, con sufficiente granularità, dei target market e allo svolgimento dell’attività di test, traducendo in limiti operativi e soglie quantitative misurabili a posteriori gli obiettivi sul value for money del prodotto;
  • nel processo di approvazione del prodotto, le funzioni fondamentali convalidino le attività di test svolte dalle unità operative, attraverso una verifica completa e autonoma. Viene inoltre richiesto che, per l’approvazione dei nuovi prodotti assicurativi, sia costituito un apposito Comitato;
  • l’organo amministrativo tenga in considerazione, nella definizione del Risk Assessment Framework e del sistema di gestione dei rischi, anche il rischio di condotta connesso agli obblighi POG. In particolare, nella sua valenza di rischio di non conformità, l’Istituto si attende che le imprese adottino misure idonee alla mitigazione del rischio.

Con riferimento invece all’individuazione del target market e del value for money del prodotto, l’IVASS si attende che:

  • il target market sia adeguatamente granulare, con specifico riguardo alle variabili previste dalla normativa di riferimento. Questo principio vale soprattutto per i prodotti IBIP, compresi i prodotti che consentono diverse opzioni di investimento (Multi Option Products – MOP), in ragione del maggiore livello di complessità che li contraddistingue;
  • le imprese individuino una scala di complessità in cui collocare i prodotti IBIP distribuiti, in considerazione, tra gli altri elementi, della struttura e del funzionamento del prodotto, nonché della sua comprensibilità per il cliente;
  • la segmentazione del mercato di riferimento per i MOP sia coerente con la molteplicità delle opzioni di investimento offerte dall’impresa. In relazione a tali prodotti, è richiesto inoltre che ciascuna combinazione “standard” di opzioni di investimento più significative risponda a esigenze, caratteristiche e obiettivi di uno specifico target market;
  • le attività di test sul prodotto lato cliente, relative al value for money, siano svolte distintamente, ma in coerenza con le valutazioni sulla redditività e sostenibilità del prodotto lato impresa;
  • l’attività di test del prodotto sia (i) definita in modo coerente con la granularità del target market e fondata su dati realistici, (ii) definita insieme a metriche e soglie, il cui mancato raggiungimento determina l’applicazione di misure correttive, e (iii) eseguita in maniera tracciabile;
  • il profit test abbia un ruolo centrale nell’attività di test e consideri congiuntamente rendimenti e costi a carico del cliente, nonché l’impatto dell’inflazione, ove rilevante. Il profit test dei MOP, in particolare, dovrebbe essere condotto in relazione alle singole combinazioni di opzioni di investimento considerate più significative;
  • il profit test lato cliente conduca ad un adeguato valore del prodotto per quest’ultimo, in assenza del quale le imprese saranno tenute ad adottare misure correttive, ivi inclusa la non commercializzazione del prodotto;
  • la componente qualitativa non ricopra un’importanza centrale nel test di prodotto e comprenda soltanto quegli elementi (fattori ESG o facoltà di effettuare switch volontari), che rispondano ad esigenze del mercato di riferimento e che non siano già stati valorizzati nell’analisi quantitativa;
  • l’attività di test si concluda con un giudizio finale di sintesi delle diverse valutazioni, che esprima il valore del prodotto per il cliente e attesti l’effettiva rispondenza dello stesso con caratteristiche ed obiettivi del target market;
  • la metodologia per il monitoraggio e la revisione del prodotto sia coerente con quella adottata in fase di test, tenendo conto dell’esperienza maturata rispetto alle valutazioni precedenti alla commercializzazione;
  • in relazione ai prodotti IBIP, sia svolta una revisione periodica dei prodotti presenti nel portafoglio, secondo un principio di proporzionalità e indipendentemente dal verificarsi di una “modifica significativa” o dalla data di commercializzazione degli stessi.

02. Considerazioni

La finalità del Documento è quella di fornire alcune prassi applicative che rappresentano per l’Istituto un’adeguata attuazione della normativa, a fronte delle persistenti carenze riscontrate all’esito dell’attività di vigilanza su queste tematiche. Pur rappresentando un documento dal contenuto esplicativo e dal carattere non vincolante, le imprese saranno di fatto tenute ad adeguarsi alle raccomandazioni ivi contenute, posto che, nell’esercizio dell’attività di supervisione, l’IVASS valuterà il livello di rispondenza delle prassi aziendali a tali indicazioni.

In considerazione del grado di dettaglio delle indicazioni fornite, l’adeguamento alle aspettative di vigilanza rappresenterà certamente una sfida per le imprese.

I principali impatti della Lettera al Mercato riguarderanno verosimilmente il rafforzamento del sistema di governance del processo POG, soprattutto in relazione agli organi aziendali e alle funzioni coinvolte e la conseguente integrazione di tale processo nel sistema di controlli interni, nonché la formalizzazione, nei termini sopra descritti, delle attività di test del prodotto, in linea con i più recenti orientamenti EIOPA in materia.

Da ultimo, benché il Documento non trovi applicazione alle imprese comunitarie che operano in Italia in regime di stabilimento o in libera prestazione di servizi, l’IVASS ha precisato che intende tenere conto e rappresentare tali aspettative alle autorità di vigilanza dello Stato membro di origine, nell’ambito del rapporto di collaborazione tra autorità, al fine di promuovere parità di tutela per gli assicurati italiani. La precisazione sembra suggerire la volontà dell’Istituto di armonizzare l’applicazione della disciplina POG in relazione ai prodotti commercializzati in Italia, rendendo di interesse l’intervento anche per le imprese comunitarie, che operano in Italia.


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