Milano, 3 aprile 2024 – “Medicina intelligente: il futuro tra innovazione e IA” è il titolo dell’evento organizzato da Legance questa mattina presso l’Auditorium di via Broletto 20 a Milano.
La conferenza si è aperta con il saluto di Filippo Troisi, senior partner di Legance che ha introdotto Paolo Gentiloni, già Commissario Europeo per gli affari economici e monetari.
“Regolamentare l’intelligenza artificiale non significa impedirne il progresso – commenta Paolo Gentiloni – non vuole dire bloccarne lo sviluppo ma far sì che l’intelligenza possa diventare un partner efficiente per le persone, garantendo equità e appropriatezza anche economica”.
Nel corso del primo panel “L’IA a servizio della salute: innovazione nella ricerca, farmaci, dispositivi medici e cure” sono intervenuti Alessio Calabrò, CEO di RAIT 88, Anna Flavia d’Amelio Einaudi, Consigliere Delegato dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Caterina Golotta, Medical Director Italy di AbbVie e Lorenzo Gentiloni Silveri, Partner di Legance.
Anna Flavia d’Amelio Einaudi: “La ricerca di nuovi percorsi di diagnosi, prognosi e cura richiede l’utilizzo di enormi quantità di dati. L’intelligenza artificiale è lo strumento imprescindibile a questo scopo. Attraverso le tecnologie avanzate adottate nel Campus San Raffaele, ci impegniamo ad utilizzarla in modo etico, responsabile e spiegabile, per interpretare la grande mole di evidenze mediche a nostra disposizione, per favorire una medicina di precisone d’eccellenza, e per formare professionisti capaci di guidare l’innovazione.”
Il secondo panel “Iniziative di sanità digitale e nuove regole d’uso dei dati nel pubblico e privato” ha visto gli interventi di Camilla Cocuzza, Sr. Director Legal Italy & IBU, Eli Lilly & Company, Francesco Mazza, Direttore Direzione Regolamentazione Regionale, Farmindustria, Antonio Palermo, Group DPO, Angelini Industries, Ada Esposito e Lucio Scudiero di Legance.
Francesco Mazza: Il tema dell’intelligenza artificiale necessita un’armonizzazione a livello europeo e una semplificazione, questo per garantire regole uguali in tutti i nostri paesi e garanzie identiche per i cittadini dell’Unione Europea.