Via libera alla class action contro Volkswagen


La class action proposta da Altroconsumo contro Volkswagen ha superato il vaglio di ammissibilità di cui all’art. 140-bis, co 6, C. Cons.: lo ha stabilito il Tribunale di Venezia con l’ordinanza del 25 maggio 2017, in relazione alla domanda di risarcimento del danno cagionato ai consumatori dalle presunte pratiche commerciali ingannevoli (configurabili nella predisposizione di campagne pubblicitarie incentrate sulla sostenibilità ecologica del brand) riferibili al gigante automobilistico tedesco, nel più ampio contesto delle vicende che furono al centro dello scandalo Dieselgate.

Quanto ai requisiti richiesti dalla vigente normativa in materia di class action, il collegio, asserita la capacità dell’associazione attrice di curare adeguatamente l’interesse della classe, si è pronunciato positivamente anche sull’omogeneità dei diritti individuali tutelabili, in ragione dell’unicità della fonte del danno-evento, “rappresentato dalla condotta illecita plurioffensiva” di Volkswagen, e non potendo pretendersi, ai fini dell’ammissibilità, una coincidenza perfetta delle situazioni dei singoli aderenti.

Inoltre, il Tribunale ha ritenuto la domanda non manifestamente infondata, sulla base della documentazione presentata da Altroconsumo e delle risultanze del provvedimento con cui l’AGCM sanzionò nel 2016 le medesime pratiche commerciali in quanto scorrette.

I consumatori che abbiano acquistato auto di marca Volkswagen, Audi, Seat e Skoda tra il 15 agosto 2009 e il 26 settembre 2015 hanno tempo fino all’1 ottobre 2017 per formalizzare la loro adesione.


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